Bella mi' Pisa ...

Mi garba scrive' in Pisano. E' la mi' lingua e quando la parlo sto dimorto bene, come un muggine a Bocca d'Arno quando passano le cèe ...

Nome:
Località: Pisa, Italy
Google

15 febbraio 2006

Le piante

Vi voglio racconta’ di quanto mi garbano le piante.

Sin da quand’ero piccino, mi divertivo a vede’ mi pa’ che si dava da fa’ nell’orto: vangava, zappava, concimava, seminava, annacquava, potava, ramava e chissà quant’altre ‘ose faceva e che ora ‘un mi rammento più.

Ir bello per me è sempre stato vede’ spunta’ le piantine nòve dar seme: è un vero spettaòlo della Natura.
All’inizio s’assomigliano un po’ tutte; sembrano de’ filini d’erba senza ‘mportanza, ma poi coll’anda’ der tempo, fanno vede’ a chi assomigliano … un po’ come i figlioli.

Arcune ‘un ce la fanno, seccano o vengono mangiate dall’insetti, ma quelle che arrivano a esse’ grandi ti ripagano del lavoro fatto anche per quelle poverine che si son perse pella strada.

Lo sviluppassi stesso della pianta ha un non so cosa di miraoloso: le foglie s’aprono una doppo ll’artra senza sosta, sempre nòve e sempre uguali. Pare una bella storia senza fine e ir senso di frescura è assicurato.

Questa passione m’è rimasta dentro ar cuore e anch’ora, che quell’orto è sperso ne’ riordi e ll’unia terra che mi posso permette’ è quella ‘he c’ho in quarche vaso sur terrazzo, come mi ‘apita ll’occasione di trovammi nelle mani un seme quarsiasi, ‘un c’è verso … lo ‘nfilo 'n un vaso e aspetto di vedello sbua’.

Una vorta, finito di ciuccià ir nocciolo d’una nespola, lo ‘nfilai ‘n un vaso … ora è un’arbero di nespole felice d’esse’ nato.

Sapeste che bellezza: ir mi’ figliolo più piccino, la Primavera scorsa, ner mentre che gioava in un giardino, ha raccattato una manata di pinoli. M’ha detto: Babbo li piantiamo ? Assieme s’enno seminati. Ora c’ho una sfirza di pinacchiotti, uno per vaso, ch’aspettan solo d’esse’ trapiantati.

Etichette: , ,